Ognuno di noi non può non essere consapevole che in parte, chissà in quanta parte, siamo duri, vendicativi, arroganti, risentiti, arrabbiati e subdoli.
Questo perché così come possiamo compiere il bene possiamo anche fare del male, ma facciamo finta di non saperlo.
Possiamo fare un\’altra scelta, perché gli adulti, mariti, mogli, genitori, colleghi di ufficio, amici, zii e parenti vari, consapevoli della propria limitata tolleranza, così come della capacità di reagire male se provocati, dovrebbero pianificare una strategia disciplinare adeguata – meglio se monitorata da un partner-amico-mentore – per non lasciare che la situazione degeneri mai al punto da innescare sentimenti d\’odio e per fare in modo di disinnescare la miccia della rabbia o comunque di attraversarla il più velocemente possibile e non rischiare il \”sequestro emozionale\”.
Giorni di vita che mai più ritorneranno, in preda all\’ira che invece di spegnersi si auto alimenta.