💼 Il 47,7% dei giovani dipendenti ha sperimentato burnout, esaurimento emotivo e distacco dal proprio lavoro. Ma il dato più inquietante è che l’83,4% dei lavoratori ritiene che il lavoro debba contribuire al proprio benessere psicofisico, eppure, in molte aziende, questo è ancora un’utopia.
📊 I NUMERI DELLO STRESS LAVORATIVO (Rapporto Censis-Eudaimon)
📌 31,8% dei lavoratori ha provato esaurimento o alienazione sul lavoro
📌 73% ha vissuto ansia e stress lavorativo
📌 76,8% non riesce a bilanciare vita e lavoro
📌 67,3% si sente abbandonato dal datore di lavoro
🚨 La “Sindrome da Corridoio”: quando il lavoro invade la vita privata
👉 3 milioni di dipendenti vivono uno stress continuo tra lavoro e casa, con un’osmosi di ansie che rovina le relazioni familiari e personali.
👉 Il 36,1% porta a casa i problemi lavorativi, e il 25,7% porta i problemi di casa al lavoro.
⚡ COSA VOGLIONO DAVVERO I LAVORATORI?
✅ Più tempo per sé stessi (89,4%)
✅ Miglior rapporto con i superiori (94,6%)
✅ Più flessibilità negli orari (91,6%)
✅ Supporto psicologico e pratiche di benessere (63,5%)
🌍 LE AZIENDE POSSONO ESSERE “HUB DEL BENESSERE”
Secondo Alberto Perfumo, AD di Eudaimon, le aziende devono ascoltare e fornire soluzioni concrete per il benessere psicofisico. Questo significa:
💡 Migliorare il clima aziendale
💡 Incentivare smart working e autonomia
💡 Investire su strumenti di supporto psicologico
📣 E TU? Il tuo lavoro contribuisce al tuo benessere o è fonte di stress?
🔗 Fonte: Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale –

