
Che tu sia padre o madre, impiegato, educatore, docente, libero professionista, imprenditore se non sai quali sono i risultati che devi raggiungere vuol dire una sola cosa: che ti sei perso!
E’ proprio così amici miei!
In questi anni ho incontrato tante persone grazie al mio lavoro, genitori, impiegati pubblici, imprenditori e liberi professionisti, esperienze bellissime, potenti uniche e faticose che mi hanno insegnato moltissimo, ed in particolare qualcosa di prezioso e cioè che la vera differenza tra tutti la fa chi sa sognare, definire, verificare i risultati che vuole ottenere.
Se devo proprio pensare ad una grande distinzione tra le persone che ho incontrato ciò che ha fatto la differenza è stato proprio chi sapeva dove stava andando e chi si era perso, in molti casi senza neanche saperlo. Perso senza saperlo.
Se non hai un risultato a cui tendere, se lo dai per scontato, se non ne parli mai, se non lo condividi, se pensi addirittura che non sia il tuo compito, come fai a capire se le azioni e le idee che hai messo in campo vanno bene ? Se non sei sulla ruota del criceto e magari corri come un pazzo, sei hai sbagliato strada, se hai sbagliato i compagni di viaggio. Se hai sbagliato il viaggio che stai facendo.
La prima grande differenza si vede proprio dall’entusiasmo con cui stai partecipando a ciò che vivi, senza distinguere il lavoro dalla vita privata ma vivendo la vita.
Eppure, in modo particolare, chi si occupa di altri è, spesso, senza una meta, se non qualcosa di vago, di “mi piacerebbe” come fosse una chimera, vive inventandosi giorno dopo giorno, aspetta gli eventi che spesso lo travolgono, resta vittima di pensieri altrui (guarda l’aumento degli attacchi di panico a marzo 2020, quando i TG divulgavano bollettini di guerra), è preda di ipocondriaci, fobici, demotivatoti apocalittici vestiti con quelle firme altolocate e costosissime.
Qualcuno addirittura impone e forza una realtà, molto spesso sui social, dove trasferiscono, sarebbe meglio dire vomitano, la loro rabbia e frustrazione nei confronti del mondo sperando di contagiare il più possibile chiunque passi a tiro, altro che COVID …
Le persone che non sognano le vedi subito, mormorano.
Sempre, tutti i giorni, la mattina quando si incontrano per colazione, nella pausa pranzo, nella pausa caffè, in palestra, su Instagram, nelle chat di whatsapp prima di dormire.
Le persone che non sognano e che hanno perso la direzione, sono quelle che hanno dimenticato i risultati a cui devono arrivare e si lamentano, si avvitano nelle lamentazioni, giorno dopo giorno, scendono senza più giù fino ad arrivare all’apatia, non sentono più niente, non sentono la vita.
Non vedono più le opportunità ma tutto ciò che ci può distruggere, scelgono di perdersi.
Se non sai a cosa e come devi educare tuo figlio, cosa e come devi nutrire la tua coppia, i tuoi collaboratori e prima di tutto la tua persone, vivi a caso.
Si vede subito, le persone sono silenziose, con un velo di tristezza negli occhi, sempre incerte, aggrappate alle persone demotivanti che ti hanno inserito il virus nel cervello del “ma sarò capace io”; “ ma sono all’altezza di questa situazione ?” Ma tanto qualsiasi cosa faccio non serve a niente” e via dicendo.
Per questo devi avere delle mete, degli obietti e dei risultati verso cui tendere. Lo devi a te stesso per questa grande opportunità che è la vita che ci è stata donata, lo devi a chi sta vicino a te, alla tua famiglia, ai tuoi colleghi, ai tuoi clienti.
Se ti sei perso, non avere paura, capita anche questo in questo viaggio meraviglioso che si chiama vita, fermati, cerca aiuto.
Un solo consiglio, quando cerchi aiuto negli altri, vedi bene se i suoi occhi brillano quando ti racconterà i suoi sogni, vedi se quando ne parla scappano di nascosto dei sorrisi, se il suo sguardo si perde.
Senti.
Senti se ti emoziona, allora è la persona giusta, affidati.