Da un indagine che ha condotto Paolo Ruggeri e ben descritta nel libro – I nuovi condottieri – fatta su centinaia di collaboratori di molte aziende, differenziate per categorie merceologiche, risulta chiaramente, e forse in modo sorprendente, che i tre fattori presenti nella lista di – CHE COSA VOGLIONO DA ME I MIEI COLLABORATORI – i più votati sono stati:
- Pieno apprezzamento per il lavoro svolto
- Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro
- Comprensione e interesse verso i problemi personali (interesse vero)
Tutti fattori non tangibili, almeno non direttamente. Tutti fattori non presenti in nessun CCNL. Come si misura la percentuale di partecipazione di un collaboratore ? La percentuale di entusiasmo ? E quelle di attenzione alla persona ?
Sto quindi dichiarando che ciò che non è misurabile, almeno dal punto di vista quantitativo, è ciò che consente di far prosperare un\’azienda.
I fattori intangibili creano delle condizioni per resistere alle avversità, ai tanti COVID che incontreremo, per dare modo proprio nelle difficoltà di lasciare libero uno spazio creativo e di resilienza che difficilmente uscirebbe nell\’ordinario.
Gestire le risorse umane di un\’azienda vuol dire allora entrare in relazione con gli altri, anzi per essere ancora più chiari, vuol dire avere voglia di conoscersi sempre meglio, di mettersi in gioco, di lasciarsi stimolare, di elaborare la qualità delle relazioni che viviamo.
Vuol dire che oltre il salario, sacro per carità, c\’è di più. Oggi più che mai.