Ti sei mai chiesto cosa pensa tuo figlio quando maledici il tizio che ti sorpassa ?
Quando \”rubi\” il parcheggio a quello che era in attesa da qualche minuto con la macchina;
Quando parcheggi al posto riservato ai diversamente abili;
Quando butti dal finestrino carta e chissà quale altra schifezza;
Quando furbescamente salti la fila dal salumiere;
Quando vai a scuola ad urlare contro un insegnante;
Quando gli fai apparire le \”raccomandazioni\” come stile naturale di vita, per ottenere qualsiasi risultato;
Quando sei attaccato al cellulare e rinunci a stare con lui per giocare, cantare, passeggiare, parlare, leggere, studiare;
Quando gridi e urli per strada;
Quando usi parole che distruggono invece che costruire;
Quando abbandoni chi sulla tua strada è in difficoltà;
Quando il negoziante sbaglia a ridarti il resto, a tuo favore, e non torni a restituirgli il giusto;
Quando insulti, deridi, ti prendi gioco di un \”povero\”, di un \”grasso\”, di un \”magro\”, di un \”effeminato\”, di uno \”basso\”, di uno \”alto\”, di un \”nero\”, di un \”cinese\”, di un… etc.. etc…;
Quando decidi di lasciarti abbattere dalle circostanze della vita;
Quando hai dimenticato di sorridere;
Quando hai dimenticato un bacio per lui o per lei.