La prima cosa bella

Un film interessante, che fa pensare molto, a come abbiamo vissuto la nostra storia familiare e a come stiamo vivendo nella nostra nuova famiglia.

I due fratelli, ormai un uomo e una donna maturi, sono l\’uno infelice e depresso e l\’altra fragile e insicura, incapaci entrambi di scegliere, di prendere la loro vita in mano, in balia degli eventi del presente che vivono e di un passato troppo frammentato, di cui sentono entrambi il peso reagendo in modo diverso, comunque persi.

Quando i genitori si separano emergono due stili familiari marcatamente distinti.

La mamma che ha per i figli sempre un grande amore e un forte senso di accudimento e pur passando mille disavventure, la sera li rassicura, li coccola, li accudisce. Per il resto vive come gli viene meglio, improvvisando, senza meta, ne progetti, superficiale su tutto, sulla relazione con ogni uomo che incontra.

Crescono senza nessuna stabilità, cambiano case, scuole, amici, dentro la città di Livorno. Nella loro vita da adulti, i due fratelli, sono sospesi nel presente con la paura di investire sul loro domani.

Mentre sono ancora bambini, un giorno d\’improvviso, irrompono il padre e la cognata e, in una scena drammatica, con la forza prendono i bambini portandoli via. Sono costretti a salire sui sedili di dietro della vettura dell\’uomo e allontanandosi guardano piangendo la mamma che rincorre la macchina urlando.

La vita nella nuova famiglia composta da padre e cognata è rigida. Ci sono regole per tutto, da come si mangia, al tempo per i giochi. E\’ invece assente qualsiasi abbraccio, bacio,  tenerezza. Il padre non parla mai, c\’è un corpo ma non c\’è segno, non ci sono parole. E quel corpo, anch\’esso sospeso, genera vuoti negli occhi dei due giovani fratellini che guardano.

I due fratelli mentre accompagnano alla morte la loro mamma, che trasforma la superficialità con cui ha vissuto in leggerezza vicino alla fine, si pacificano con il loro passato, lo rileggono, gli danno un nuovo significato.

E tra la morte e la vita, finalmente scelgono. La vita.

Come è faticoso crescere dei figli ?

Eppure se avessimo già solo la consapevolezza che noi cresciamo insieme ai figli che cresciamo tutto, forse, sarebbe un pò diverso, migliore.

Delle nostre fragilità troveremmo un modo per farci pace, e, mischiando baci e limiti potremmo affidare i nostri figli al futuro, alla vita.

Almeno ci avremmo provato.

 

 

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