Il privilegio di avere qualcosa che manca.
Che cosa ci spinge a cercare ? A metterci in movimento con tutte le nostre forze ? Ad alzarci da divano delle nostre sicurezze raggiunte ?
La consapevolezza che c’è qualcosa che manca, un’assenza, un vuoto.
Ma noi, invece, siamo educati a riempirci di tutto, di cose da comprare e relazioni da consumare, soffochiamo quella vocina interna perché abbiamo paura delle nostre paure e invece di benedire quel momento lo malediciamo.
Perché ?
Osserviamo più gli altri che noi stessi, il nostro sguardo rincorre sempre l’ altro, quando abbiamo il tempo e come possiamo pensare a noi ? La risposta c’è : nella preghiera e nella meditazione abbiamo delle occasioni straordinarie per fare il punto della situazione, prendere delle decisioni, offrire la sofferenza, imparare a dargli un senso. Dare valore a ciò che c’è e ringraziare.
La nostra dopamina quotidiana è legata all’acquisto, oggi più istantaneo possibile, di qualcosa e spesso anche di qualcuno. E se invece provassimo ad invertire la rotta, come per esempio godere del sole nel bosco, dei suoni del ruscello, della corsa o della passeggiata al parco, dell’abbraccio per un amico, di una telefonata a chi non sentiamo da tempo, del sorriso di noi stessi.
Da piccoli abbiamo imparato il senso del possesso, per scoprire crescendo che gli armadi e i frigoriferi pieni non saziano il senso di vuoto. Qualcuno ha fatto l’esperienza dura e fredda del contrario, si è avvitato su se stesso, all’aumentare degli oggetti in casa ha perso il sapore della vita, il suo perché profondo. Ha smesso di guardare avanti.
L’assenza ci porta tutti i giorni alla comparazione, l’invidia e l’ammirazione per esempio sono frutto di un fenomeno di comparazione naturale. Se cerchiamo di imparare e verificare a che punto siamo è stimolante per la nostra crescita se invece, al contrario, ci viene insegnata la comparazione come competizione, ci perdiamo, ci ammaliamo, perché dimentichiamo la nostra unicità per correre dietro ai modelli imposti dai media.
L’invidia e l’ammirazione spesso si confondono, guardiamo in altri proprio quello che in noi non c’è.
Eppure se cerchiamo i significati dei due :
L’invidia – Malanimo provocato dalla constatazione dell\’altrui prosperità, benessere, soddisfazione; Ammirazione – Atteggiamento assorto di meraviglia di fronte a qualcosa di bello e affascinante.
Ci rendiamo conto che ciò che fa la differenza è lo sguardo, ed un sentimento da coltivare, ritrovare, ruminare : la meraviglia.
Oggi, dentro la tua giornata, di tutto quello che già dai per scontato, di cosa sei pronto a meravigliati ?